Bahrain Victorious, Matej Mohoric sulle perquisizioni: “Diteci cosa sbagliamo oppure smettetela e chiedete scusa”
Matej Mohoric chiede chiarezza sulle perquisizioni a staff e corridori della Bahrain Victorious. Già dopo le perquisizioni di un anno fa, il corridore sloveno non aveva gradito il modo in cui lui e il suo team erano stati trattati e aveva risposto con le prestazioni vincendo due tappe al Tour e denunciando pubblicamente l’accaduto. Ora che gli eventi si sono sostanzialmente ripetuti alla vigilia di questa edizione della Grande Boucle, il vincitore dell’ultima Milano-Sanremo ha chiesto di fare chiarezza, specificando anche che questi continui raid di certo non aiutano il team nella preparazione alle corse.
“Non è bello dover rivivere quelle cose sapendo che non hai fatto nulla di sbagliato – ha spiegato a Cyclingweekly – Finisci col mettere in dubbio te stesso. Ti chiedi se hai fatto qualcosa di sbagliato senza saperlo, ma poi a conti fatti ho la coscienza pulita, non ho fatto nulla di sbagliato e resto fedele ai miei valori. Di certo i raid non hanno aiutato il morale nel team, anche perché ormai la situazione va avanti da molto tempo. Ormai il nostro atteggiamento è ‘Ci dite cosa stiamo facendo di sbagliato? O magari ora smettetela e chiedeteci scusa’. Dovrebbero venire ai training camp a vedere come lavoriamo duro. Ricominciare un giorno prima della corsa più importante dell’anno dopo che sei stato tranquillo per tutto questo tempo, non lo so, mi sembra un po’ strano”.
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